Dopo le presidenze, per breve tempo, di Adriano Del Fabbro e Paolo Paiero, il sodalizio udinese, dal 1980, è guidato da Bernardo Chiappa. Da questa data in poi il CSIF prosegue intensamente nella sua attività esplorativa e di ricerca: collabora costantemente con il Museo Friulano di Storia Naturale e con l'Istituto di Geologia di Trieste, ma anche organizza congressi, come il 6° Convegno Regionale di Speleologia del Friuli Venezia Giulia nel 1983 e, soprattutto, il 16° Congresso Nazionale di Speleologia che si svolge ad Udine nel 1990.
Non vanno dimenticati, in questi ultimi anni, due luoghi che hanno visto spesso il Circolo operare con significativi risultati sia esplorativi che scientifici. Su richiesta delle Amministrazioni comunali di Camerota e Centola-Palinuro il Circolo, da quasi 40 anni, effettua esplorazioni nel Cilento. Per più volte, inoltre, fra il 1980 ed il 1988, il Circolo ha effettuato ricerche nella Repubblica Dominicana per avviare in quella stupenda isola dei Caraibi le attività speleologiche. Il ruolo del Circolo rimane però sempre legato al territorio friulano. Dal 1989, per una decina d’anni, il CSIF ha coordinato una ricerca che coinvolge i gruppi provinciali nello studio dell'inquinamento sotterraneo delle principali aree carsiche della provincia di Udine.
Dalla prematura scomparsa, nel 1996, di Bernardo Chiappa, sino al 2014 il sodalizio è stato presieduto da Giuseppe Muscio. Fra il 2005 ed il 2007 sono state organizzate due spedizioni speleologiche in Vietnam con l’appoggio del locale Ministero per le risorse naturali e dell’Ambasciata italiana ad Hanoi. Attualmente la carica di Presidente è ricoperta da Umberto Sello.
Fra i successi esplorativi e di ricerca scientifica degli ultimi anni possiamo ricordare l'individuazione dell'area di alimentazione del Fontanon di Timau, le nuove cavità scoperte nell'area del Bernadia, in particolare la Grotta Tirfor (Sistema Bernardo Chiappa), che si sviluppa per diversi chilometri, la Grotta Sara nei dintorni di Monteprato e l’individuazione dell’ingresso superiore della Grotta di San Giovanni d’Antro.