Ieri è stata una giornata mitica per il circolo infatti mentre una squadra apriva a forza il secondo ingresso del complesso Tirfor - Bernardo Chiappa, (ma ci aspettiamo di aprire anche il terzo ingresso quello che ci porterà nei punti più remoti della grotta ancora in esplorazione) che permetterà un agevole percorso evitando il famigerato ramo ventoso un'altra squadra del CSIF composta dalla banda no-watch (al secolo Borlini-Simonetti) è entrata nella grotta Sara (trovata nell'estate scorsa durante una breve battuta di zona presso Monteprato e che secondo alcuni sarà un bel complesso) rivelando la notevole potenzialità di quella zona carsica, e che impegnerà le forze del CSIF per molto tempo.Allego qui la prima relazione in anteprima del GHEMBUS esploratores alias Andrea Borlini: “Seconda puntata della banda No watch alla ricerca del tempo perduto in quel di Monteprato; si sache essendo grotta Sara una cavità attiva il periodo migliore per una visita è dopo tre giorni di iogge abbondanti, ma si sa anche che la fortuna aiuta gli audaci e in ogni caso avevo preparato il piano b ovvero tirfor. Entriamo e la prima difficoltà ovvero la melmapozza è stabile e quindi si passa, sul P 48 appena appena un po' di stillicidio e poi giù per le condotte a rilevare; dopo una decina di punti con relativo bagno del block notes e bagno della trousse da rilievo si è capito che non era giornata e quindi via verso nuove e incredibili esplorazioni. Pieni di entusiasmo scendiamo il saltino aperto la scorsa volta, soltanto che sto giro una bella doccia non ce la leva nessuno ma ormai è fatta e si inizia ad esplorare. Il primo ramo che parte dalla sala della clessidra è il ramo del tempo perduto che inizia grande e diventa enorme : una lunga galleria alta 4 m e larga in certi punti anche 10 con soffito inclinato a 40 gradi e direzione E pieno, si può chiedere di più ? Certo ! Arrivi laterali ancora da vedere ed un bel laghetto con sicura prosecuzione verso monte. Inebriati da tanta generosità ritorniamo alla sala di partenza e ci lanciamo nell'altro ramo: La vendetta dell'orso ( per la serie pensavamo di andare verso la fontanate ), altra galleria con morfologia simile alla precedente con direzione ONO, un po più piccola della precedente, ma stavolta si scende un attivo. Anche qui la grotta continua a sorprendere e percorsi un centinaio di metri si spalanca un salone modello Pre Oreach con almeno 40 m di larghezza nella parte centrale. Vogliamo di più, ma la fortuna si è stancata e dopo un passaggio fangoso arriviamo su una pozza - sifone che termina per il momento le nostre velleità esplorative ( ma abbiamo già individuato il possibile by-pass ). Adesso inizia il lungo rientro non senza l' immancabile doccia di ritorno risalendo il pozzetto e bagnetti vari lungo questa simpatica cavità. Punto della situazione : la grotta è arrivata ormai al chilometro esplorato ( purtroppo solo un quarto rilevato ), e la sala della clessidra è diventata lo snodo principale della grotta, verso monte ci sono parecchie cose da vedere che richiederanno materiale per attrezzare le risalite; verso valle bisogna chiarire meglio la faccenda del sifone, soprattutto la quota raggiunta dirà molto su possibili continuazioni aeree; quasi dimenticavo nella sala della clessidra c'è anche un bell' arrivo che necessita di una risalita attorno ai 15 - 20 m per essere raggiunto, insomma il luna park di Monteprato è aperto!
Andrea Borlini”